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«Seguite i soldi, troverete la mafia»

Due ore spese bene, che valgono molto di più di qualche editoriale fumosamente tranquillizzante e del nulla cosmico di certi convegni.

In occasione del 25° anniversario della strage di Capaci.

Intervengono: Roberto Scarpinato (procuratore generale di Palermo), Sebastiano Ardita (procuratore aggiunto di Messina), Gianni Dragoni (giornalista del Sole24Ore), il direttore di ANTIMAFIADuemila Giorgio Bongiovanni.

Alla conferenza, moderata da Aaron Pettinari, caporedattore di ANTIMAFIADuemila, danno i loro saluti Brizio Montinaro, fratello di Antonio Montinaro, e Valentina Muratore, portavoce di ContrariaMente.

Convegno ““Seguite i soldi, troverete la mafia”. Dalle parole di Falcone ad oggi. Cosa è cambiato 25 anni dopo

Capaci””, registrato a Palermo sabato 20 maggio 2017 alle 17:00.

Sono intervenuti: Aaron Pettinari (capo redattore della rivista Antimafia Duemila), Valentina Muratore (presidente dell’ associazione studentesca Contrariamente), Brizio Montinaro (fratello di Antonio Montinaro), Giorgio Bongiovanni (direttore della rivista “Antimafia Duemila”), Roberto Scarpinato (procuratore generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Palermo), Sebastiano Ardita (procuratore aggiunto presso la Procura della Repubblica di Messina), Gianni Dragoni (giornalista de “Il Sole 24 ore”), Vincenzo Agostino (padre di Nino Agostino), Gabriella Accetta.

‘Ndrangheta: ecco gli arrestati dell’operazione Jonny

Questi i nomi delle persone per le quali la Dda ha disposto il fermo nell’operazione “Jonny”, che ha messo nel mirino le infiltrazioni della cosca Arena nel Cara di Isola Capo Rizzuto:

ABBRUZZO Salvatore, alias “Tubetto”, nato a Catanzaro il 05.07.1977;
ARENA Antonio Francesco il 27/03/1991 (figlio di Giuseppe ARENA tropeano);
ARENA Francesco cl. ’79, nato Crotone il 12/03/1979;
ARENA FRANCESCO Antonio detto “Antonio” nato il 19.09.1980 (figlio di ARENA Pasquale alias “Nasca”);
ARENA Francesco cl. ’60, nato a Isola Capo Rizzuto il 21/11/1960;
ARENA Giuseppe nato il 16.06.1986 (figlio di ARENA Pasquale alias “Nasca”);
ARENA Pasquale nato a Crotone il 03.12.1992 (figlio di Giuseppe ARENA tropeano);
ARENA Salvatore “Scrucco” , nato il 20.09.1959, nato a Isola di Capo Rizzuto il 20.09.1959, residente a Isola Capo Rizzuto, via Fiume Naviglio;
ARENA Salvatore, alias “ricchia” nato il 25.7.1969;
BABBINO Luciano, nato a Catanzaro il 08.03.1979;
BRUNO Francesco cl. 70, nato a Vallefiorita il 24.07.1970;
CATARISANO Leonardo, (detto Nando), detto Nando, nato a Borgia (CZ) il 15.06.1954;
COLACCHIO Salvatore, nato ad Isola Capo Rizzuto il 23.09.1971;
COSCO Giuseppe, nato a Catanzaro il 13.07.1980;
DANIELI Salvatore (detto Turi), nato a Catanzaro il 30.05.1984;
DI GENNARO Raffaele, alias “Lello”, nato a Crotone (Kr) il 02.07.1970;
FOSCHINI Salvatore, nato a Crotone (Kr) il 02.11.1962;
GARERI Luigi “giobbo”, nato a Isola di Capo Rizzuto il 13.10.1958;
GENTILE Tommaso cl. 80, nato a Crotone il 08.09.1980;
GIOFFRE’ Nicola, nato a Taurianova il 29.12.1975;
GODANO Vincenzo, nato a Crotone il 23.12.1987;
GRECO Maurizio n. il 18.03.1980 “spinzu”, nato il 18.03.1980;
GUALTIERI Francesco, nato a Catanzaro il 19.10.1980;
GUARNIERI Andrea, nato a Milano il 02.05.1994;
KANE Leye detto “marco” nato Dakar (Senegal) il 28.04.1981;
LENTINI Paolo, alias “pistola” nato a Crotone il 07.11.1964;
LENTINI Rosario, alias “liborio” nato il 19.10.1960;
LENTINI Vincenzo di Paolo, nato a Crotone il 06.08.1990;
LIONETTI Costantino, nato a Melito Porto Salvo (RC) il 7.6.1973;
MAMMONE Francesco, nato a Catanzaro il 26.08.1979;
MANFREDI Antonio alias “mussutu” o porziano, nato a Crotone il 29.05.1978;
MARTIRADONNA Francesco nato a Bari 27.03.1973;
MINIACI Luigi, nato a Catanzaro il 19/10/1975;
MORELLI Pasquale cl. 1947 alias “cavuzi larghi”, nato a Isola di Capo Rizzuto il 11.07.1947;
MORELLI Pasquale cl. 92, nato a Crotone il 07.01.1992;
PIRRO’ Fortunato, alias “barzetta” nato il 14.10.1969;
POMPEO Antonio, nato a Isola Capo Rizzuto il 22.04.1968;
PULLANO Giuseppe alias “tifune” o “molla” nato a Isola di Capo Rizzuto il 04.12.1962;
ROMANO Francesco, nato a Crotone (Kr) il 10.01.1982;
ROMANO Salvatore, nato a Rocca di Neto (Kr) il 18.03.1950;
ROMEO Pietro, nato a Cropani il 01.10.1967;
SAPORITO Antonio, nato a Crotone il 16.12.1978;
TAVERNA Francesco, nato a Crotone (Kr) il 09.02.1974;
VALEO Roberto, alias Killer, nato a Scherzingen (Svizzera) il 14.07.1972;
POERIO Antonio, nato a Isola di Capo Rizzuto (KR) il 31/07/1971;
POERIO Domenico, nato a Crotone il 30.12.1974;
POERIO Fernando, nato a Isola di Capo Rizzuto (KR) il 06/09/1966;
POERIO Pasquale, nato a Crotone il 10.03.1974;
SACCO Leonardo, nato a Cariati (CS) il 12/10/1979;
SCORDIO Edoardo, nato a Petilia Policastro (KR) il 07/01/1947;
LANATA’ Maria, nata a Isola di Capo Rizzuto il 23.05.1972;
CANTORE Francesco, nato a Scandale (KR) il 27/11/1975;
COZZA Aurora, nata a Isola di Capo Rizzuto il 24.12.1972;
DE FURIA Salvatore, nato a Catanzaro il 12.01.1974;
MANFREDI Luigi, cl. 74 alias “Gino Porziano”, nato a Crotone il 18/08/1974;
MANFREDI Mario nato a Crotone il 23/12/1991;
MERCURIO Domenico, nato a Crotone il 30/06/1970;
MURACA Angelo, nato a Isola di Capo Rizzuto il 11.09.1959;
MURACA Stefania, nata a Crotone il 14.02.1979;
MUTO Beniamino, nato a Isola di Capo Rizzuto (KR) il 26/01/1972;
MUTO Benito, nato a Crotone l’8 marzo 1976;
NICOSCIA Domenico, nato a Crotone il 7 agosto 1978;
NICOSCIA Pasquale, nato a Crotone il 23 ottobre 1991;
RANIERI MARIO, nato a Crotone il 22 marzo 1980;
RASO Ercolino, nato a Isola Capo Rizzuto il 30 agosto 1972;
TIPALDI Santo, nato a Crotone il 12 settembre 1978;
POERIO Antonio, nato a Crotone il 10 febbraio 1981;
GUARERI Mario, nato a Isola Capo Rizzuto il 16 febbraio 1963.

CROTONE I soldi destinati dallo Stato per l’accoglienza dei migranti finivano dritti dritti nella “bacinella” del clan Arena. Cifre da capogiro: su 103 milioni stanziati in meno di dieci anni, almeno 36 sono stati distratti in un modo tanto semplice quanto ingegnoso. I protagonisti di questo vorticoso giro di denaro sono il governatore delle Misericordie, Leonardo Sacco, e don Edoardo Scordio, parroco della chiesa di Maria Assunta di Isola Capo Rizzuto. Entrambi sono finiti in carcere, con l’accusa di associazione mafiosa, nell’ambito dell’operazione “Jonny” condotta dalla Dda di Catanzaro, che ha svelato gli interessi del clan Arena nel Cara crotonese. Sono loro i veri promotori di un business illecito che in un solo anno, il 2009, ha permesso di stornare qualcosa come 6 milioni di euro, sul totale dei 13 a disposizione della Fraternita di Misericordia di Isola in virtù di convenzioni stipulate con il ministero dell’Interno per la gestione dei centri per l’accoglienza. In quell’anno Sacco avrebbe distratto, «con il concorso morale e materiale del prete don Edoardo Scordio, beneficiario della condotta», somme pari a 3 milioni di euro: 528mila destinati proprio alla parrocchia per non meglio precisati prestiti e saldi di note di debito; 432mila attraverso prelievi in contanti dai conti della Fraternita; 2 milioni per mezzo di investimenti immobiliari.

LA VECCHIA LOCANDA Ma Sacco, secondo gli inquirenti, poteva contare anche su Stefania Muraca, titolare della ditta “La vecchia locanda”, che gestiva l’appalto di catering per la fornitura di pasti nel centro di accoglienza Sant’Anna, e sui suoi soci Angelo Muraca e Antonio e Fernando Poerio. Gli investigatori hanno annotato voce per voce le somme destinate a finalità che con l’accoglienza c’entravano poco: ci sono 105mila euro prelevati in contanti per fini non chiariti, altri 180mila distratti a favore di Stefania Muraca, 385mila ad Antonio Poerio, 234mila a Fernando Poerio, 209mila e Silvia Muraca, 386mila e Maria Lanatà. Il totale fa 2,8 milioni. Nel solo 2009, annotano ancora gli inquirenti, le somme non destinate alle finalità di pubblico interesse sono state pari a 5,8 milioni, «con la circostanza aggravante dell’avere agito al fine di agevolare le illecite attività consortili della locale di ‘ndrangheta (gli Arena, ndr)», destinando quindi parte dei proventi illeciti alla «bacinella» della cosca, «in tal modo concorrendo all’acquisizione di maggiori profitti e di fatto incrementando le capacità economiche di quest’ultima».
Stesso canovaccio illegale nel 2010, quando il “sistema” messo in piedi da Sacco e Scordio ha “ingoiato” circa 3 milioni di euro, tramite prelievi in contanti, acquisto di immobili, finanziamenti e pagamenti di fatture alla società Sea Lounge srl, di fatto riconducibile a Sacco e ad Antonio e Fernando Poerio. Così la bacinella cresceva sempre più.

(fonte)

Così la politica lascia annegare 60 bambini (e 200 adulti). Il video.

Il sempre bravo Fabrizio Gatti, per l’Espresso (qui):

Nave Libra, il pattugliatore della Marina italiana, è ad appena un’ora e mezzo di navigazione da un barcone carico di famiglie siriane che sta affondando. Ma per cinque ore viene lasciata in attesa senza ordini. Il pomeriggio dell’11 ottobre 2013 i comandi militari italiani sono preoccupati di dover poi trasferire i profughi sulla costa più vicina. Così non mettono a disposizione la loro unità, nonostante le numerose telefonate di soccorso e la formale e ripetuta richiesta delle Forze armate maltesi di poter dare istruzioni alla nave italiana perché intervenga.

Il peschereccio, partito dalla Libia con almeno 480 persone, sta imbarcando acqua: era stato colpito dalle raffiche di mitra di miliziani che su una motovedetta volevano rapinare o sequestrare i passeggeri, quasi tutti medici siriani. Quel pomeriggio la Libra è tra le 19 e le 10 miglia dal barcone. Lampedusa è a 61 miglia. Ma la sala operativa di Roma della Guardia costiera ordina ai profughi di rivolgersi a Malta che è molto più lontana, a 118 miglia.

Dopo cinque ore di attesa e di inutili solleciti da parte delle autorità maltesi ai colleghi italiani, il barcone si rovescia. Muoiono 268 persone, tra cui 60 bambini. In questo videoracconto “Il naufragio dei bambini”, L’Espresso ricostruisce la strage: con immagini inedite, le telefonate mai ascoltate prima tra le Forze armate di Malta e la Guardia costiera italiana, e le strazianti richieste di soccorso partite dal peschereccio. In quattro anni, dopo le denunce dei sopravvissuti, nessuna Procura italiana ha portato a termine le indagini¢

Il video completo dell’audizione di Zuccaro alla Camera, sulle ONG.

Questa mattina, nel mio consueto buongiorno per Left (qui), ho riportato alcuni stralci dell’audizione del procuratore della Repubblica presso il tribunale di Catania, dottor Carmelo Zuccaro presso  il “Comitato parlamentare di controllo sull’attuazione dell’Accordo di Schengen, di vigilanza sull’attività di Europol, di controllo e vigilanza in materia di immigrazione”.

Ne sono nati diversi commenti, favorevoli e ostili. Più di qualcuno però ha dimostrato interesse per conoscere a fondo prima di deliberare (che è sempre una buona notizia) e altri hanno (giustamente) sottolineato come delle frasi estrapolate possano essere fraintendibili. Un bel dibattito, comunque. Sano. Ecco il video completo, senza tagli:

Quando scappa una video

Natalina Rossi intervista Giulio Cavalli sul libro (e spettacolo) “L’amico degli eroi” sul processo a Marcello Dell’Utri.

Il libro si può acquistare qui.

«Tra politica e mafia non è cambiato nulla»: parla Rosaria Capacchione (PD)

In una intervista nella redazione di Fanpage, la senatrice del Partito Democratico, la giornalista Rosaria Capacchione, spiega la sua scelta di non ricandidarsi alle prossime elezioni: “Il mio impegno non serve, ero più utile quando facevo la giornalista. Non ho bisogno del vitalizio da parlamentare e probabilmente ero più utile prima – spiega la senatrice – Renzi ascolta solo chi ha grandi pacchetti di voti, non c’è malafede in questo: il problema è che semplicemente non capiscono certi temi”. Sull’impegno contro le mafie dice: “Io credo che le persone si siano stufate dell’antimafia, c’è un linguaggio vecchio e si pensa che l’antimafia serva solo per la carriera”. La Capacchione spiega come le mafie abbiano trasferito all’estero molte attività agevolandosi di legislazioni che non sono adeguate a combattere i fenomeni mafiosi e sul rapporto tra mafia e politica dice: “Non è cambiato nulla, è tutto uguale”.

 

Before The Flood: il docufilm di Scorsese e Di Caprio, in versione integrale

Quali sono le cause del riscaldamento globale? Siamo ancora in tempo per invertire il processo? In qualità di messaggero di pace delle Nazioni Unite con delega al clima, Leonardo DiCaprio ci racconta l’impatto devastante del cambiamento climatico sul nostro pianeta con Before The Flood, un evento televisivo prodotto da Martin Scorsese.