Poi alla fine tra qualche anno ci chiederemo e ci chiederanno dove siamo stati noi mentre l’Europa trasforma la moneta unica nella spada di Damocle. E quelli che esultano con gioia avvoltoia oggi forse saranno, come succede spesso nella storia, gli schiacciati di domani. Ogni volta che qualcos’altro (che non siano i bisogni comuni e le difficoltà superate insieme) tiene i fili della politica è la politica a perdere.
Qui da noi non sono bastati gli anni di Monti e i raccapriccianti governi successivi per formarci una consapevolezza abbastanza adulta da farci inorridire di fronte a questa trattativa tra Grecia e i banchieri con la spilla dell’Unione Europea.
Ma continuiamo pure così, disuniti e vendicativi, in questa corsa a godere per le disgrazie degli altri per sentire meno le nostre. Che brutta europa, che sfilacciata resistenza.