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C’è Berlusconi innamorato, il solito Salvini bastonato, i leghisti che dicono basta a “Dio, Patria e famiglia” e ci sono partiti minuscoli a caccia di poltrone. Eccoci al nostro bestiario di governo.
IL PARTITO DELL’AMORE
“Ieri sera mi sono commosso al caldo abbraccio delle persone che amo. Grazie a loro e a tutti per gli auguri”. Così il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, che posta sui social un video della festa di ieri sera nella residenza di Arcore per i suoi 86 anni. Il Cavaliere siede al centro della lunga tavolata imbandita, con fiori bianchi e azzurri e candele accese lungo l’asse centrale, con alla destra la figlia Marina e alla sinistra la compagna Marta Fascina.
Presenti, tra gli altri, Gianni Letta, Adriano Galliani, Licia Ronzulli, Alberto Barachini, gli altri figli e i nipoti. Berlusconi spegne a un certo punto le candeline della torta a quattro piani, il più basso con i colori del Milan e del Monza, il secondo con la bandiere di Forza Italia e il terzo azzurro con i loghi di Mediaset e Mondadori, sormontato poi da un mappamondo accanto ad una statuetta con le sembianze del leader azzurro in giacca e cravatta. Alcuni palloncini rossi a forma di cuore sono stati fatti cadere sul tavolo dall’alto al momento del taglio della torta. Il regalo? Berlusconi è uscito dalla torta in faccia a tutti gli italiani. Il regalo, vedrete, lo pagheremo noi.
STATO CONFUSIONALE
Matteo Salvini ieri mattina si è alzato è ha detto: “Non stiamo discutendo ancora nomi e ruoli nel governo”. Qualche ora dopo al villaggio della Coldiretti si è subito smentito e ha chiesto per la Lega il ministero della pesce e dell’agricoltura (in cui Giorgia Meloni lo chiuderebbe volentieri a chiave). Poi ha avuto una grande idea: cambiare il nome del ministero all’Agricoltura in “ministero della Sovranità alimentare”, come propone Coldiretti (sempre a proposito di serietà): “Il nome non mi dispiace perché sovranità agroalimentare è indipendenza”. Poche ore dopo si è saputo che durante la riunione blindatissima con i suoi Salvini ha chiesto per sé il Viminale. “Non stiamo discutendo ancora nomi e ruoli nel governo”, diceva: come si può credere a un uomo così?
MATTEO STAI SERENO
Lo potete intuire dalle parole del coordinatore di Forza Italia Antonio Tajani: “Salvini? Per quanto ci riguarda può fare quello che preferisce, poi deciderà il futuro presidente del Consiglio”. L’ha toccata piano.
ANCHE NO
L’assessore di Regione Veneto Roberto Marcato, fedelissimo di Zaia, lo dice chiaramente: “se essere un partito nazionale vuole dire fare la brutta copia di FdI siamo morti – spiega Marcato – se invece nell’unità del paese si fa emergere la peculiarità territoriale dando rappresentanza ai territori attraverso autonomia e federalismo che rinnovi questo paese allora così va bene. Se nazionalità significa Dio Patria e Famiglia, io non sono nato in un partito così ma credo che il 99 per cento dei militanti non si siano iscritti in Lega per questo motivo”. È un avviso di sfratto per Salvini, facile facile.
CACCIA ALLE POLTRONE
Il Movimento Autonomi e Partite IVA, entrato alla Camera grazie ad un accordo con Caroppo, eletto con Forza Italia, reclama un ministero o un sottosegretario. Sarà un ministero flat, probabilmente.
PAROLE E FATTI
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CASINI??!!
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5-segue
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