Catello Maresca è un magistrato. Un magistrato che da anni lotta contro la camorra rimettendoci la propria sicurezza. Nell’aprile di due anni fa Giuseppe Setola, ‘o Cecato, il killer più spietato dei Casalesi, mentre si trovava nell’aula-bunker di Santa Maria Capua Vetere dice rivolto proprio al Pm “Teniamo tutti famiglia: dottore Maresca, voi dovete lasciare stare la famiglia mia!”.
A Ferragosto ignoti (!) hanno commesso un furto nella sua abitazione. Come scrive Arnaldo:
Nonostante i durissimi colpi inferti dalla magistratura contro le criminalità organizzate, i servitori dello Stato oggi sono più soli che mai. Non è la prima volta che il giovane magistrato Catello Maresca, questo il suo nome, finisce nel mirino. Il clan dei Casalesi lo vorrebbe morto. Avete letto bene, morto. Lui con caparbietà, intuito e furbizia investigativa è riuscito a stanare padrini del calibro di Michele Zagaria alias Capastorta, e Antonio Iovine, ‘o Nennillo, da decenni latitanti. Pochi mesi fa in carcere gli inquirenti registrarono un colloquio tra un detenuto (il vivandiere di Zagaria), e un suo parente: “Può essere che nel frattempo che faccio l’appello muore Maresca. Voglio vedere cosa succede. Muore di malattia per cazzi suoi”.