E’ morto Salvatore Coppola, editore indipendente nell’accezione più pura. Ho avuto l’onore di essere pubblicato nei suoi “pizzini della legalità” anni fa, in quella sua collana che voleva rispondere ai pizzini di Provenzano con i pizzini che sanno di letteratura. Nel suo lavoro ci vedeva tutta la missione di un editore che vuole migliorare il proprio paese e in fondo, per la sua giusta parte, ci è anche riuscito.
Come gli scrive Pietro Orsatti:
Sei stato l’ultimo editore, pezzo di mondo freack e impegno civile. Figlio degli anni ’60, ma senza quella patina ideologica che ci ha rotto a tutti abbondantemente i coglioni. Hai amato i libri che hai pubblicato come figli, la carta su cui li hai stampati come pelle di un’amante, l’inchiostro come sangue che è possibile versare quando ne vale la pena.