Niente discorsi di fine anno da queste parti ché siamo nel bel mezzo di tutto. Però per l’ultimo giorno dell’anno mi è tornata in mente una poesia, a pensarci ha una forza dirompente di questi tempi la poesia, di Danilo Dolci che in fondo è anche un augurio denso, bello, pulito.
«C’è chi insegna
guidando gli altri come cavalli
passo per passo:
forse c’è chi si sente soddisfatto
così guidato.
C’è chi insegna lodando
quanto trova di buono e divertendo:
c’è pure chi si sente soddisfatto
essendo incoraggiato.
C’è pure chi educa, senza nascondere
l’assurdo ch’è nel mondo, aperto ad ogni
sviluppo ma cercando
d’essere franco all’altro come a sé,
sognando gli altri come ora non sono:
ciascuno cresce solo se sognato».
Buon anno con l’augurio di essere sognati.
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Il mio #buongiorno lo potete leggere dal lunedì al venerdì tutte le mattine su Left – l’articolo originale di questo post è qui https://left.it/2019/12/31/ciascuno-cresce-solo-se-sognato/ – e solo con qualche giorno di ritardo qui, nel mio blog.