Il dibattito sulle infiltrazioni mafiose in Expo sta raggiungendo vette formigoniane. Come ai tempi del Celeste piovono una serie di arzigogolate invenzioni per distrarre le responsabilità su un tema (quello di un “Expo mafia free”, come lo chiamavano loro) che piuttosto che ricercare francamente le responsabilità politiche si inchioda sul benaltrismo.
Alla fine, vedrete, come ai tempi della Moratti, sarà colpa nostra che ne avevamo malauguratamente parlato. La rivoluzione arancione, da queste parti, s’è fatta macchia.