Quindi alla fine Roma si tinge di monocolore PD mentre SEL se ne esce dalla Giunta e il sindaco Marino appare ancora di più il “barboncino” di Matteo Renzi. E chissà se il sindaco (che è fuori da alcuni “sistemi politici” ma non è certo uno sprovveduto) è convinto davvero quando ci dice che questo rimpasto porterà grandi risultati. Perché, da fuori, l’unica cosa che si nota di primo acchito è che (finalmente, opinione personale) si smette di vedere i rimasugli di Italia Bene Comune (PD e SEL, perché Tabacci mi rifiuto di considerarlo per ecologia intellettuale) che si oppongono in Parlamento e poi vanno a braccetto nelle amministrazioni locali, come quelle passeggiate delle coppie sapute da tutti cornute eppure a messa ogni domenica. E, insisto, basta con il “sistema” Milano o Cagliari o Canicattì che ogni volta ci viene rivenduto come l’eccezione che conferma la regola.
Serve la regola, alla sinistra di questo Paese. Già.