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Crosetto “vede fascisti dappertutto”

Il ministro della Difesa Guido Crosetto – quando era un arrembante dirigente di partito che si occupava di Difesa e prometteva di non diventare ministro per evitare il conflitto di interessi che poi è magicamente svanito – si distingueva per la sua ironia su chi vedeva “fascisti dappertutto” lamentando una drammatizzazione della ferocia sparsa in giro da parte dei “comunisti”. Per Crosetto ovviamente sono comunisti tutti quelli che non hanno in casa un busto di Mussolini.

Qualche giorno fa senza pensarci troppo ha detto quello che pensano in molti sul vomitevole libro (omofobo e razzista) del generale Roberto Vannacci: “farneticazioni” che “screditano l’Esercito, la Difesa e la Costituzione”, disse Crosetto, prima di fare partire un’azione disciplinare. Il problema è che i suoi elettori e i suoi alleati sono fatti della stessa pasta del generale Vannacci e quindi hanno cominciato ad azzannare il ministro, manca poco che gli diano del “comunista”. Crosetto è stato attaccato dal suo collega di partito Galeazzo Bignami (quello che con molta meno fatica ha indossato una divisa nazista senza sprecare tempo a scrivere libri), il responsabile dell’organizzazione di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli e ieri anche dal suo collega ministro Matteo Salvini, che per erodere voti a Giorgia Meloni è disposto a tutto.

Dicono che Crosetto si sia ritirato in un religioso silenzio ripetendo “io non sono come loro”. Può anche essere vero. Il problema è che li ha ammaestrati anche lui quegli alleati e quegli elettori. Il domatore mangiato dalle belve è un classico nella storia.

Buon martedì.

Nella foto: il ministro Crosetto in visita al contingente militare italiano, Riga, 10 luglio 2023 (governo.it)

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