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De Luca, la maschera che non serviva alla politica

Chissà come dorme male Vincenzo De Luca, ras della Campania che in queste ore fa di tutto per farsi notare come i disturbatori televisivi che aspettano l’inizio della diretta per urlare una parolaccia dietro al conduttore e poi girano tronfi il video agli amici.

De Luca, ossessionato in ogni suo show a dare del cialtrone a qualcuno (per non sentirsi solo) ora è partito all’assalto della segretaria Schlein. Lo spessore dei ragionamenti è il solito: insolenze appoggiate come riflessioni politiche, senza nemmeno il pudore di essere diventato la macchietta di sé stesso. «Cacicca ante litteram», «Pasolini non aveva consapevolezza dell’armocromia»: De Luca gigioneggia come un attore (scarso) della commedia napoletana dimostrando di essere non solo un corpo estraneo del Partito democratico ma di incarnare il peggio della politica di questo tempo.

Rosy Bindi è «impresentabile lei, in tutti i sensi», «da uccidere» quando da presidente della Commissione antimafia segnalò il governatore campano nella lista degli imputati per abuso d’ufficio (nel processo in seguito è stato assolto ndr). Di Battista, Di Maio e Fico sono «tre mezze pippe, miracolati» ma specifica che «anche nel Pd ho trovato pippe e fior di farabutti». Attacca Di Maio perché «doveva fare il carpentiere, poi s’è perso per strada e ce lo ritroviamo vicepresidente della Camera» salvo accarezzarlo quando gli torna utile.

In mezzo alla sceneggiata di politica ce n’è poca, pochissima. De Luca è uno dei tanti nel Pd che misura i segretari in base alla tranquillità con cui gli lasciano gestire il suo feudo. In questo giro non gli sta andando benissimo e così si impenna. E in questo suo goffo agitarsi non si rende conto di essere la summa dei difetti dei suoi nemici: circense, esagitato, senza contenuti, simpatico ma impolitico. In una parola: populista. Quando scoprirà di essere la perfetta incarnazione dei suoi nemici straccerà il copione, chiuderà il sipario e si chiuderà triste in camerino.

Buon mercoledì.

Nella foto: Vincenzo De Luca

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