“Non ho mai avuto nessun tipo di problema per l’appartenenza politica dei sindaci; anzi, la posizione politica dei sindaci era per noi ininfluente”, dice Iovine raccontando come il clan dei Casalesi esercitava il controllo delle amministrazioni locali. “Lo sapevano anche i bambini che a San Cipriano d’Aversa, il vero sindaco era Peppinotto, ovvero il nostro Giuseppe Caterino”.
Antonio Iovine, boss dei Casalesi ora “pentito” (forse)