Sono continuate tutta la notte le ricerche dopo l’esplosione alla diga di Suviana sull’Appennino tosco-emiliano. Tre morti accertati (Tanase Pavel Petronel residente a Torino, 45 anni; Mario Pisani nato a Taranto, 73 anni; Vincenzo Franchina nato a Messina, 35 anni), cinque feriti gravi, tre illesi e quattro dispersi, ma le speranze di trovarli ancora in vita sono praticamente inesistenti.
Il bilancio del disastro di Suviana è di 3 morti, cinque feriti gravi, tre illesi e quattro dispersi (con poche speranze di ritrovarli vivi)
I soccorsi sono resi difficili dalle macerie che si sono accumulate in fondo al lago di Suviana. Le vittime dell’incendio si trovano tra l’ottavo e il nono piano sotto il livello dell’acqua, una sorta di palazzo rovesciato che si è rivelato una trappola. Secondo le prime ricostruzioni dei Vigili del fuoco, le turbine di questa centrale idroelettrica, che produce l’energia spostando l’acqua tra un lago a monte e uno a valle, erano state da poco sostituite.
Le turbine della centrale erano state da poco sostituite e una di queste potrebbe essere esplosa
L’ipotesi è che durante una di queste prove, un generatore di corrente sia esploso. La girante (una specie di grossa elica) e l’albero dell’apparecchio hanno sfondato una parete di cemento, facendo entrare l’acqua dal bacino mentre il combustibile innescato dallo scoppio ha scatenato le fiamme verso l’alto. Una seconda versione dei fatti, riferita dal prefetto di Bologna, Attilio Visconti, parla invece di un’esplosione di una delle nuove turbine. L’incendio avrebbe coinvolto l’ottavo piano sottoterra dove un tubo di raffreddamento avrebbe riversato acqua nell’edificio.
Il cantiere è stato aperto da Enel Green Power Italia Srl per la revisione della valvola rotativa del gruppo 2. L’importo è di circa 2,25 milioni. Lo si legge sul foglio dei lavori all’ingresso della centrale. L’impresa esecutrice è Voith Hydro Srl, a cui si aggiungono come imprese selezionate Voith Hydro Srl, Meca Scarl, Siemens Energy Srl, Engineering automation srl, Tovoli Primo srl, Tcm srl, Impel System srl, Altameccanica srl, Enel Green Power Spa.
#Bologna, #esplosione in centrale idroelettrica a Bargi: oltre 60 #vigilidelfuoco impegnati nelle complesse operazioni di ricerca dei 4 dispersi: squadre ordinarie e #sommozzatori in azione all’interno della struttura. Intervento in corso [#9aprile 20:00] pic.twitter.com/q3xfFBUJBS
— Vigili del Fuoco (@vigilidelfuoco) April 9, 2024
Il copione è sempre lo stesso: appalti e subappalti per risparmiare sui costi. Ferrovieri, elettricisti, edili: cambiano i ruoli ma il copione sembra tremendamente sempre lo stesso
La Cgil locale sottolinea l’ennesima strage sul lavoro. “Seguiamo con apprensione l’evoluzione delle ricerche e dell’evacuazione dello stabilimento e ci auguriamo non ci siano altre vittime oltre a quelle già annunciate” si legge su Colletiva, la testata online del sindacato. “Questa ennesima strage sul lavoro ci rende ancora più determinati a proseguire la lotta a oltranza, fino a quando non ci sarà un cambiamento netto e radicale delle condizioni in cui oggi si lavora”.
Il copione, dai primi dati, è sempre lo stesso: grandi aziende che per risparmiare si affidano ai subappalti per esternalizzare costi e responsabilità. A Brandizzo lo scorso settembre erano manutentori della ferrovia che lavoravano senza bloccare la circolazione dei treni. Cinque operai sono stati falciati. La giungla degli appalti e dei subappalti (iniziata con la riforma Treu e poi consolidata dal Jobs acta renziano) è stata accelerata dalla modifica al codice degli appalti del ministro Salvini nell’edilizia. Ferrovieri, elettricisti, edili: cambiano i ruoli ma il copione sembra tremendamente sempre lo stesso.
Oggi vertice in prefettura con i ministri Piantedosi, Calderone e il governatore Bonaccini
Oggi a Suviana arriverà la ministra del Lavoro Marina Calderone e il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi sarà invece in Prefettura dove parteciperà a un vertice per comprendere le dinamiche dell’incidente. I lavori che avevano determinato la chiusura della diga erano appena conclusi e da poco si stavano eseguendo i test di pompaggio, prima dell’effettiva messa in opera delle pompe.
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