Stefano Maullu si dimette da assessore (le intense motivazioni politiche le avevamo scritte qui) e non decide di fare il consigliere regionale solamente. Non basta. Mentre l’indignazione sulla voracità della casta alimenta il crollo della credibilità della politica, Formigoni (che incredibilmente mentre viene travolto da problemi in sequenza trova comunque il tempo di sistemare chirurgicamente gli amici e gli amici degli amici) sistema il suo ex assessore alla presidenza della TEM (la tangenziale esterna milanese che fa gola ai soliti cantieristi). E certo un ex assessore al commercio sembra proprio indispensabile per presiedere la costruzione di un’infrastruttura del genere, dirà qualcuno. Peccato che l’unica cosa chiara del nuovo incarico del vecchio assessore siano quei 60.000 euro all’anno che (guarda caso) sono più o meno la cifra che Maullu avrebbe perso con le proprie dimissioni.
Quando ero bambino, a calcio, giocava sempre titolare in porta il figlio di un amico dell’allenatore. Pensavo che fosse un’ingiustizia per i bambini; poi con Formigoni ho capito che è il metodo per fare la formazione. Tanto se si perde in questo gioco, perde solo il pubblico.