Donato Ungaro è stato vigile per il comune di Brescello e collaboratore di alcune testate della zona: per primo ha scritto di mafia, attentati, minacce e collusioni. tieni anni prima che l’operazione Aemilia svelasse gli interessi della ‘Ndrangheta in quella zone e che proprio il comune di Brescello venisse sciolto per mafia. Lui ha perso il lavoro (e le collaborazioni giornalistiche) ma nessuno gli ha chiesto scusa. E, nonostante la Cassazione gli abbia dato ragione, si ritrova a guidare i bus di linea a Bologna.
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