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Parla Draghi e tutti si sciolgono, senza nemmeno avere capito cosa abbia detto. Mentre le alte cariche dello Stato passano da quelli di Comunione e Liberazione continua il nostro bestiario elettorale.
Drive in Berlusconi
Preoccupato dal fatto che non se ne leggesse molto in giro ieri ho recuperato le agenzia di stampa delle dichiarazioni di Silvio Berlusconi. Come mai è così silenzioso?, mi sono chiesto. Invece non è silenzio, è irrilevanza. Ieri Berlusconi ha detto «abbiamo candidato volti nuovi, espressioni della società civile: Rita Dalla Chiesa, Maurizio Casasco e la campionessa olimpica Valentina Vezzali».
Rita Dalla Chiesa, a proposito di volti nuovi, la vediamo in televisione dal 1983 e 1986 lavora per le reti di Berlusconi. Badate bene: non “nelle” reti di Berlusconi, “per” le reti di Berlusconi visto che ne condivide le idee. A proposito: Rita Dalla Chiesa ci ha tenuto a dirci che per fare la parlamentare rinuncerà alla sua partecipazione al Grande Fratello.
Si immola per la patria, che tenerezza. Valentina Vezzali è stata eletta nel 2013 con Scelta Civica, a proposito di novità. Casasco è presidente della confederazione delle Piccole e Medie Imprese in Italia, a proposito di “società civile”. Che altro ha detto ieri Berlusconi? Che «il ponte sullo Stretto è una priorità». Ormai fa ridere anche senza raccontare barzellette.
Candidati a sua insaputa per Renzi e Calenda
Accade ancora in Puglia e al centro dell’ultimo caso delle candidature dei “competenti” del cosiddetto terzo polo che al massimo sarà il quarto c’è Antonietta Curlo. Avvocata, fasanese, è nel collegio uninominale Camera U07. Però le segreterie provinciali di Azione e Italia Viva l’hanno disconosciuta. Non hanno idea di chinai e quel poco che sanno fa venire i brividi.
Martedì hanno diffuso una nota congiunta: “Le segreterie provinciali di Azione e Italia Viva apprendono dalla stampa della candidatura nel collegio uninominale Camera U07 di Antonietta Curlo nella lista del “Terzo Polo”, ma intendono precisare che non è una loro iscritta e non è stata da loro indicata”.
Non solo: “Risulta essere stata candidata alle ultime amministrative a Fasano nella coalizione di centro destra con la lista civica “Circoli Nuova Fasano” vicina all’ex sindaco di Roma Alemanno”, scrivono. Ah, i competenti.
Ci eravamo tanto odiate
Dorina Bianchi non è sicuramente una fervida sostenitrici delle libertà e dei diritti: ha proposto un’indagine conoscitiva sulla pillola abortiva, prese posizione a favore del disegno di legge Calabrò contro il testamento biologico ed era tra quelle che voleva “salvare” Eluana Englaro contro la sua volontà.
In più è la relatrice della contestata Legge 40 del 2004 che vietava la fecondazione eterologa e venne dichiarata incostituzionale dalla Consulta. Per questo Emma Bonino l’aveva definita un “mullah Omar”. Bianchi rispose: “Sono i radicali a essere i veri ayatollah”. Ora Bonino l’ha candidata nelle sue liste di +Europa.
Applaudono Draghi ma non lo stanno a sentire
Da quei simpaticoni di Comunione e Fatturazione sbarca Mario Draghi e i presenti, appena sentono odore di potere, si spellano le mani nella loro preghiera laica in cui sono bravissimi: incensare il re. Fremono per Draghi anche a destra, a sinistra e ovviamente al centro, dove Draghi se lo tatuerebbero sul polpaccio per sembrare ancora più competenti.
Solo che Draghi nel suo discorso ha detto che “chiunque verrà eletto saprà preservare lo spirito repubblicano”, che le regole di bilancio attuali della Ue “sono poco credibili” e che “non permettono di gestire delle fasi di crisi così come non permettono di un costruire un necessario sovranismo europeo”. In sostanza hanno applaudito Meloni, fenomeni.
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