Mi segnalano un’intervista a Ivan Cicconi, già direttore di Itaca (Associazione nazionale per l’Innovazione e la Trasparenza degli Appalti e la Compatibilità Ambientale) e membro del fantomatico Comitato regionale per la trasparenza istituito da Regione Lombardia nel 2013, presieduto dal generale delle fiamme gialle Mario Forchetti. Ivan Cicconi si occupa di appalti pubblici da una vita e la sua nomina era stata accolta con ottimismo ma le sue conclusioni dovrebbero scatenare un terremoto:
Ingegnere, perché “cancellarsi” dal sito di Expo
Perché non solo non abbiamo mai potuto visionare i documenti, ma perché non abbiamo mai avuto alcuna possibilità di interloquire con la Expo. Nonostante le sollecitazioni provenienti da Maroni (che scrive personalmente a Giuseppe Sala il 30 luglio 2013, caldeggiando una collaborazione, ndr).
Eppure, già nella vostra relazione di gennaio scorso segnalavate alcune anomalie…
Avevamo sottolineato numerose criticità nella filiera delle sub contrattazioni.
Quindi non è sorpreso dalle presunte tangenti chieste dalla “cupola degli affari” di Frigerio-Grillo-Greganti per gli appalti di Expo?
Sono sorpreso dai nomi degli arrestati, non dal fatto in sé. Le condizioni perché si verificassero le ruberie c’erano tutte. Capita quando si decide di derogare a 80 articoli delle normative sugli appalti… Inoltre, sono stupito che si parli di tangenti solo di tre o quattro appalti di Expo… e non si affronti mai il nodo di quei 120 contratti affidati da Expo tramite trattiva privata. Circa il 95% dei contratti non ha avuto alcuna gara! Sarebbe interessante vederci chiaro.
Oltre a Expo, la “cupola” era molto attiva nella sanità lombarda. In questo settore avete avuto più fortuna con le vostre indagini?
Sulle sistema degli appalti nelle Asl abbiamo sottolineato numerose criticità.
Ce ne dica tre.
L’uso abnorme delle proroghe per i contratti in essere; l’uso improprio di alcune tipologie di contratti; l’organizzazione complessiva della struttura multilivello degli acquisti, a partire da Arca.
Arca è l’agenzia cui, dopo lo scandalo tangenti, Maroni intende delegare tutti gli acquisti delle Asl: è in grado di svolgere un tale ruolo?
Assolutamente no. Oggi effettua il 15% degli acquisti con molte difficoltà, è francamente impensabile che accentri su di sé ogni contratto.
Detta così è l’intero sistema che non funziona!
Sì, direi che non ha funzionato nulla.
EXPO ormai è una farsa, una commedia. Gli appalti sono le coordinate di una sconfitta collettiva.