La Nestlè ha lanciato pochi giorni fa in Canada la proposta di creare una borsa mondiale dell’acqua, soggetta alle stesse regole della borsa per gli altri prodotti, che consentirebbe quindi a poche multinazionali di avere il controllo completo sull’acqua che finisce sulle nostre tavole, ma anche su quella che esce dal rubinetto, se l’acqua venisse privatizzata. Se prima avevamo molti buoni motivi per andare a votare il referendum del 12 e 13 giugno per evitare la privatizzazione degli acquedotti, adesso ne abbiamo uno in più. Ovviamente i media non ne parlano…. facciamolo noi. Un paio di link alla notizia: http://www.ilcambiamento.it/acque/nestle_borsa_acqua.html; http://www.nigrizia.it/sito/notizie_pagina.aspx?Id=10859&IdModule=1“