Chi vuole chiamare in tribunale la difesa di Roberto Fiore nel processo che riguarda l’assalto della sede romana della CGIL? Nientedimeno che il presidente del Senato Ignazio La Russa.
La difesa di Fiore imputato per l’attacco alla sede della Cgil chiama a testimoniare il presidente del Senato La Russa
Una richiesta, ha detto l’avvocato Nicola Trisciuoglio, legata ad “una intervista nel corso della quale La Russa fa riferimento ad agenti infiltrati nella manifestazione del 9 ottobre e che sarebbero stati presenti anche ad una manifestazione del presidente di FdI – ha spiegato il difensore – svolta nelle settimane antecedenti. Secondo noi è un buon motivo convocarlo sul perché di questa sua percezione e cosa ha inteso dire relativamente alla presenza di agenti infiltrati”.
La Procura ha espresso parere contrario sulla richiesta della difesa mentre il giudice si è riservato di decidere. Fiore, leader di Forza Nuova, è imputato insieme, tra gli altri, a Giuliano Castellino e all’ex Nar Luigi Aronica. Le accuse per loro tre sono di devastazione aggravata in concorso, resistenza e istigazione a delinquere.
Accade, ogni tanto, che qualche esponente politico, anche se ricopre le più alte cariche, creda di poter cianciare liberamente con la stampa di ipotesi impossibili, solo per fomentare il proprio elettorato e per accarezzare i colpevoli di qualche malefatta.
Le parole però pesano e infine succede che ritornino utili a qualcuno nello svolgimento di un processo. Che le parole del senatore La Russa siano utili alla difesa del leader di Forza Nuova per svilire un crimine è una coincidenza che non stupisce nessuno.
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