Era latitante dall’operazione Crimine, lontano 2010, quando anche la Lombardia ha scoperto di essere terra di mafia (ma non se ne sono accorti tutti nemmeno ora).
Partecipò ad alcune delle più importanti riunioni che portarono alla nomina del capo Domenico Oppedisano, agendo in stretto raccordo con il sidernese Giuseppe Commisso (ù Mastro) e con Rocco Aquino, quest’ultimo capo ‘locale’ di Marina di Gioiosa Jonica (Reggio Calabria), anche lui fuggito alla cattura e poi arrestato dai carabinieri il 10 febbraio 2012, così come i suoi due fratelli, latitanti, Giuseppe e Domenico Aquino, arrestati sempre a Marina di Gioiosa il 31 luglio e il 14 settembre dello stesso anno.
Era un importante uomo di raccordo tra la Calabria e il Piemonte e la Lombardia (appunto). E latitava in Canada. Antonio Nicaso prova a dircelo da anni, del resto.