Raffiche di arma da fuoco contro la motovedetta italiana CP 288 della Guardia Costiera sarebbero state sparate da una imbarcazione della Guardia Costiera libica a 13 miglia al largo delle coste libiche. Lo dice Grnet.it, il sito web su questioni di Sicurezza e Difesa precisando che nessuno degli occupanti della motovedetta italiana sarebbe rimasto ferito.
Fonti qualificate interpellate a Roma hanno confermato l’ episodio, che è avvenuto tre giorni fa, e le successive scuse della guardia costiera libica. “La motovedetta libica – spiega Grnet – avrebbe ordinato via radio all’unità italiana di fermare le macchine ma la CP288 si sarebbe data alla fuga, provocando la reazione della controparte libica che avrebbe sparato una raffica di avvertimento a poppa sinistra della vedetta italiana, che riusciva però a distanziare gli inseguitori”.
Successivamente, dice il sito web, “sarebbe arrivata una telefonata di scuse da parte delle autorità libiche, diretta al Comando generale delle Capitanerie di Porto (Maricogecap), che ha ammesso l’errore dei militari libici, i quali avrebbero scambiato l’unità italiana per un barcone di immigrati“.
La vicenda appare però preoccupante. Sia per il rischio corso dai marinai italiani, sia per il fatto che in qualche modo si ammetta da parte libica di avere voluto sparare sui migranti. Si attendono precisazioni.
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