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I garantisti a orologeria

I garantisti a orologeria che denunciano la magistratura a orologeria sono uno dei tanti mali di questo Paese, scosso solo per qualche minuto da notizie che attraversano la politica giusto il tempo di ritagliare qualche comunicato stampa in attesa della polemica successiva. I garantisti a orologeria li riconosci perché solitamente se ne fottono del carcere ma denunciano i malanni fisici e le scarse condizioni di vivibilità dell’unica cella in cui sta il loro amico – spesso il loro compagno di partito – incappando nell’errore degli stupidi: leggere il mondo con l’ottica della sola esperienza personale.

I garantisti a orologeria li riconosci perché i giudici e i magistrati vengono valutati in base all’affinità con le loro idee. Se convergono negli interessi politici sono quindi degli ottimi uomini di legge, se applicano leggi che smontano la loro propaganda allora sono dei sabotatori. I garantisti a orologeria li riconosci perché sono benevoli con i colletti bianchi e contemporaneamente sono prefetti di ferro con i disperati. Tra le righe il messaggio è “abbiamo già troppi problemi con gli straccioni, lasciamo in pace le brave persone”. 

I garantisti a orologeria li riconosci perché fino a ieri mattina chiedevano lo scioglimento del comune di Bari e se possibile della Puglia intera. Ci dicevano che l’indagata che prima era nella destra ormai apparteneva alla sinistra, quindi colpa della sinistra. Poi ieri hanno indagato un politico che da sinistra si è spostato a destra e ripetono che sia colpa della sinistra. Ma la Regione Sicilia non vogliono scioglierla, niente di niente. 

Buon giovedì. 

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