Un caro amico (e bravo politico) mi racconta spesso come solo dietro una candidatura si riesca a raccogliere entusiasmi e denari. Ora, passata la fase congressuale del Partito Democratico e finita la narrazione del prossimo Presidente del Consiglio possibile, mentre il centrodestra si affanna a ricostruirsi e la “sinistra” appare dormiente vale la pena sottolineare l’immenso lavoro fuori stagione di Fabrizio Barca. Faccio outing: Barca mi ha colpito per serietà è lo spessore di idee e azione già ai tempi in cui fu Ministro del lugubre esecutivo retto da Mario Monti e da lì lo seguo con l’interesse che tengo per le persone dalle belle idee.
Fabrizio Barca ha attraversato l’Italia per saggiare lo stato di salute del Partito Democratico (dopo essersi iscritto) in un viaggio che è diventato un documento politico, un libro e 15 buone proposizioni di un partito di sinistra, non si è candidato durante il congresso limitandosi (come se fosse un limite) a portare il proprio contributo e ora non si ferma e continua con il progetto I luoghi ideali.
Insomma, Fabrizio Barca è la testimonianza di una politica che è possibile fare da cittadini senza cariche o candidature e soprattutto è la prova provata che il finanziamento per i buoni progetti e le buone idee arriva anche in politica: il crowdfunding sta procedendo a gonfie vele.
Poi ogni tanto hai la sensazione che si possa fare veramente la buona politica.