Parla da capo, rivendica il suo ruolo di mediatore di conflitti, si dichiara disponibile a parlare di cose che conosce e poi infila una lunga serie di «non lo conosco», negando accuse, conoscenze, frequentazioni mafiose. Si mostra gentile e aperto al dialogo, non dice nulla ma in qualche caso allude. Il boss Antonio Iovine raccontato dalla grande penna di Rosaria Capacchione.