La notizia potrebbe anche fare ridere se non fosse l’emersione delle tecniche che hanno avvelenato questi ultimi decenni: Il Giornale pubblica una prima pagina islamofoba sulla strage di Oslo ritirando fuori dal cassetto niente popò di meno che Al Qaida. Con tanto di editoriale “La guerra dell’Islamismo contro la nostra civiltà è feroce e aggressiva”. Poi si accorge della mastodontica falsità (come se non ci fossero abituati) e svolta su una più moderata apertura “Strage in Norvegia”. E’ la nudità della sistematica bugia che serve per concimare la paura e dividere in modo manicheo i buoni dai cattivi, il bianco dal nero, dove i peggiori sono sempre gli altri. Qualcuno la chiama macchina del fango invece sarebbe più banalmente un’associazione giornalistica a delinquere se il favoreggiamento culturale al falso fosse un reato (se non nel Paese almeno per l’Ordine dei giornalisti). Le due prime pagine di questa povertà intellettuale da copertina le potete trovare e leggere qui.