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Il governo apparecchia il bottino per le mafie

Può andare sempre peggio, possono sempre fare peggio. La bozza dell’ennesimo decreto migrazione che la presidente del Consiglio Giorgia Meloni si prepara a discutere con i suoi ministri è un ulteriore passo sul sentiero della disumanità e della cretineria politica.

Svetta tra gli orrori la modifica che riguarda i “minori stranieri non accompagnati”. Sono in sostanza – vale la pena di dirlo – bambini e ragazzini che attraversano l’Africa, passano tra i denti della Libia e sbarcano (se non annegano) sulle coste italiane. Purtroppo per loro sono neri e non hanno una pesca con cui intenerire il pubblico televisivo italiano in un lacrimevole spot pubblicitario.

Dalle parti del governo hanno deciso che d’ora in poi l’età potrà essere “apparente”, al pari della temperatura percepita, affidata a un non specificato “sesto senso di Stato”. Quelli “apparentemente” sedicenni potranno essere controllati su mandato “orale” della Procura senza più doversi preoccupare che gli esami avvengano in “un luogo idoneo” e con tutte le cautele “rispettose dell’età presunta, del sesso e dell’integrità fisica e psichica della persona”  come accadeva fino a oggi.

A questo punto i minori percepiti potranno essere gettati in mezzo agli adulti, fingendo che i migranti minorenni siano i più vulnerabili. Accadrà quindi che questi ragazzi con ancora meno tutele diventeranno il bottino perfetto per ingrossare la manovalanza della criminalità organizzata più di quanto già avvenga. A quel punto certi giornalacci di destra potranno strillare contro la mancata integrazione e la propensione criminale e Meloni e Salvini potranno riproporsi per risolvere il problema che hanno ceato.

Buon mercoledì.

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