Bagheria come specchio del Paese. Nel piccolo comune siciliano qualche giorno fa è uscita la foto del sindaco uscente e ricandidato Filippo Tripoli, di Italia Viva, mentre pranzava allegro con Carmelo Fricano, detto “mezzo chilo”, un noto imprenditore bagherese arrestato il 13 settembre nell’operazione della Dda di Palermo: è considerato prestanome del boss Leonardo Greco. Accusato di associazione mafiosa ed estorsione, secondo le indagini dei carabinieri di Bagheria “mezzo chilo” era al servizio del gruppo mafioso. Secondo la procura, Fricano era a completa disposizione del capo mandamento, partecipava a riunioni riservate del clan, sosteneva economicamente i detenuti e i familiari, e all’occorrenza, si intrometteva nelle regole dettate dal sodalizio mafioso ai commercianti. Il sindaco si difende dicendo che al tempo Fricano era incensurato. In compenso ieri durante il confronto con gli altri candidati si è offeso perché un suo avversario ha osato fare domande sulla questione.
A proposito di Bagheria il sesto candidato è Salvatore Baiardo. L’uomo che ha scontato quattro anni di carcere per favoreggiamento e riciclaggio di denaro a favore dei fratelli Graviano. Baiardo è stato da poco condannato per calunnia ai danni di Giletti, ex conduttore di Non è L’Arena su La7, per averlo accusato di aver reso false dichiarazioni al pubblico ministero riguardo all’esistenza della presunta foto, e per favoreggiamento nei confronti di Berlusconi e di Marcello Dell’Utri. Ora vorrebbe fare il sindaco con un certo “partito dei poveri”. I poveri evidentemente siamo noi che osserviamo un Paese in cui nemmeno una condanna per mafia spinge le persone a provare un minimo di vergogna.
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