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Il Piano Mattei affonda insieme ai migranti

Il portavoce dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni Flavio di Giacomo ha rilanciato la testimonianza di un migrante sbarcato sabato scorso a Lampedusa da una barca che l’aveva soccorso in mare. Secondo il racconto del sopravvissuto una barca con 45 persone, tra cui donne e bambini, partita il 30 luglio dalla Tunisia verso l’Italia sarebbe naufragata.

Il Piano Mattei affonda insieme ai migranti. Sull’ultimo naufragio è calato il silenzio

Negli ultimi sette giorni nel mar Mediterraneo sono morti 97 migranti, dice l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim). “Si parla molto di sbarchi in calo, ma in realtà l’emergenza non era numerica neanche nel 2023. La vera emergenza, che continua anche adesso, è umanitaria: sono 1.021 le vittime dall’inizio dell’anno”, ha scritto il portavoce di Giacomo. La differenza rispetto agli anni scorsi è nell’abile nascondimento dei morti da parte del governo, che snocciola spesso i numeri che dimostrerebbero la diminuzione degli sbarchi.

Nel cruscotto del ministero continuano a mancare però le vittime, mai conteggiate a meno che non sporchino le spiagge italiane e disturbino la quiete balneare. Del naufragio avvenuto nei giorni scorsi non se ne sa nulla, non si dice nulla, non si domanda nulla. Nessun chiarimento sulla responsabilità, nessuna indagine sulle cause e sulle vittime. La normalizzazione degli annegati è un elemento fondamentale per il buon funzionamento della strategia di respingimenti illegali, come dimostra l’amica Tunisia si sta distinguendo per avere imparato in fretta come essere un buon trampolino di lancio verso il fondo del mare. Così mentre il cosiddetto Piano Mattei vola nella propaganda questi altri affondano.

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