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Il poco senso dell’attendibilità di Giorgia Meloni

Con la consueta e analitica pazienza nella redazione di Pagella Politica si sono messi a verificare la veridicità di un anno di dichiarazioni della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in attesa della conferenza stampa di fine anno che si svolgerà all’inizio dell’anno nuovo per problemi di salute (il 4 gennaio ndr). 

Le 182 dichiarazioni analizzate da Pagella Politica permettono di cogliere una tendenza che a conti fatti non pare proprio volgere nel lato della verità. Complessivamente, le dichiarazioni «attendibili» sono state 59 (il 32,4 per cento sul totale), quelle “imprecise” 53 (29,1 per cento), mentre quelle «poco o per nulla attendibili» 70 (38,5 per cento). In altre parole, quasi il 70 per cento delle dichiarazioni di Meloni, tra quelle che abbiamo sottoposto al nostro fact-checking, è risultato impreciso o poco o per nulla attendibile.

Non è difficile immaginare che Meloni abbia commesso meno errori sul tema del lavoro, con circa il 54 per cento delle dichiarazioni verificate attendibili mentre si sia lasciata prendere dalla propaganda mendace quando ha parlato di immigrazione con oltre il 70 per cento di dichiarazioni verificate poco o per nulla attendibile. 

Come spiega Pagella Politica nel 2023 la presidente del Consiglio ha fatto dichiarazioni più attendibili nei discorsi ufficiali, come le comunicazioni in Parlamento in vista delle riunioni del Consiglio europeo, l’organo che raccoglie i capi di Stato e di governo dei 27 Paesi membri dell’Unione europea. Meloni è stata invece più imprecisa negli “Appunti di Giorgia”, la video rubrica sui social network in cui racconta le misure adottate dal suo governo. Perché sia allergica ai giornalisti è facile immaginarlo.

Buon venerdì. 

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