Succede a Lecco in questi giorni, ma poco fa accadeva in Piemonte e bene o male succede un po’ dappertutto: quando si scopre che qualcuno si fingeva buon cittadino ma in fondo è un boss (spesso di ‘ndrangheta) tutti i politici che hanno avuto buoni rapporti con lui si nascondono dietro al giudizio della magistratura. “Decideranno i tre gradi di giudizio”, ci dicono e invece in un Paese in cui non è un reato essere amico di un mafioso dovrebbe esistere il pregiudizio dell’opportunità. E’ opportuno che un uomo politico (e in generale la classe dirigente) non coltivi amicizie pericolose. A casa mia addirittura è una regola che vale per i miei figli. Pensa te.