Perché candidarsi? Questa è la domanda che mi sono posto più e più volte. La domanda che ricorre e rincorre i miei sostenitori, amici e probabilmente anche chi mi è avverso. C’è un’altra domanda che richiede spazio, prima di dare la risposta: perché non candidarsi? Da molto tempo il concetto che riempie il mio quotidiano, il mio teatro, il mio indagare la contemporaneità e le sue storture lo definisco: la bellezza dell’impegno. Non un concetto teorico, o una frase ad uso della stampa, delle televisioni. La realtà non è un oggetto immutabile nelle sue perversioni, nel suo essere nemica dei deboli, nella sua natura ricattatoria sul lavoro, prevaricante quando è anche solo un posto su un autobus ad un anziano o a una donna incinta. La realtà non è mutevole, la cambiamo noi, per davvero. Attraverso gli strumenti della bellezza di cui ognuno di noi è portatore sano e attraverso l’operosità dell’impegno, cioè dell’alzarsi la mattina e non cedere mai il passo né alla disperazione né al qualunquismo né all’indifferenza. Odio gli indifferenti, amo le differenze. Diciamoci la verità: la politica è stata sottratta ai cuori delle persone. Non solo l’hanno sottratta ma abbruttita a tal punto da renderla un campo fangoso. Chi vuole attraversarla non può che sporcarsi. No grazie. Questa si chiama rassegnazione. La politica è il mezzo con cui si può creare un cambiamento reale e profondo. La politica è la possibilità di elevare la qualità di vita di tutti, è la possibilità di creare una solidarietà che non compare solo per le emergenze, ma è costante, come l’avvicendarsi delle stagioni. Può essere vista come impopolare la candidatura? Può essere vista come contaminazione o addirittura corrosione di una mia integrità artistica ed esistenziale? Bene, che lo sia. Perché il mio salire sul palco, il mio raccontare a voce alta le infiltrazioni della ndrangheta in Lombardia, il mio raccontare la strage di Linate o lo scempio della pedofilia già mi hanno posto nella condizione di essere sicuramente contaminato. Non voglio la comodità di una sedia, che sia quella del palco da dove posso ergermi a cantore del presente corrotto, o la sedia del politico che architetta alleanze e strategie a beneficio di pochi. Voglio essere presente sul palco della quotidianità, sul palco del tempo in cui vivo, sul palco della società civile che dice: basta. Perché un giorno non voglio trovarmi in platea a rimpiangere di non essermi alzato e aver partecipato. Non voglio pentirmi di aver soltanto applaudito alla mia vita perché ho fatto scelte equilibrate che mi hanno dato consenso e benevolenza. No, grazie. Ancora una volta. Coerentemente con la mia vita mi pongo ogni giorno scelte difficili, impopolari, ma seguo soltanto ciò che ho nel cuore e nella pancia, la volontà inestinguibile di essere presente, partecipe a me stesso e alla società di cui sono parte. Questa è la bellezza dell’impegno. Soltanto questo.
Giulio Cavalli
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Il programma è in continua definizione durante tutta la campagna elettorale, attraverso i nostri tavoli programmatici e le consultazioni con gruppi e associazioni. Quindi in continuo aggiornamento. Stiamo raccogliendo segnalazioni, valutazioni e proposte per la nostra iniziativa “UN LIBRO BIANCO PER LA REGIONE“. Per leggere invece opinioni e articoli cliccate qui.
Punti di programma
- AMBIENTE
– Tutela e regolamentazione per un consumo etico di suolo: PROGETTO DI LEGGE N. 0409 di iniziativa di Damiano Di Simine Presidente Legambiente Lombardia
– Incentivazione delle energie rinnovabili e della modernizzazione degli impianti domestici e degli uffici pubblici.
– Opposizione ferma alla nuclearizzazione della Lombardia.
– Difesa dell’acqua pubblica.
– Trasparenza nelle procedure di gestione rifiuti pubbliche e private.
– Assemblee pubbliche e “semplificate” per la discussone dei Piani di Governo del Territorio.
- ANTIMAFIA
– Costituzione di una Commissione Regionale Antimafia permanente aperta ai contributi e allo scambio con rappresentanze di associazioni e società civile.
– Albo pubblico delle stazioni subappaltanti per EXPO 2015
– Agenzia regionale per i beni confiscati.
– Coordinamento e sostegno dei progetti di legalità nelle scuole.
- LAVORO
– Attenta valutazione dei piani industriali delle aziende che accedono ad ammortizzatori pubblici e obbligo del reinvestimento “in loco”.
– Ammortizzatori sociali per i lavoratori in stato di mobilità o disoccupazione.
– Regolamentazione e controllo dell’accesso al credito per piccole e medie imprese.
– Ricostruzione dei rapporti tra Sindacati e Impresa.
– Reale implementazione dei mezzi pubblici di collegamento tra Milano e hinterland.
– Ottimizzazione e ristrutturazione dei mezzi pubblici nella città di Milano attraverso interventi strutturali.
-Tutela dei lavoratori pendolari e creazione di sportelli di ascolto e supporto per i lavoratori sul territorio lombardo.
- SCUOLA
– Priorità alla scuola pubblica.
– Garantire i mezzi basilari per un percorso formativo dignitoso.
– Valorizzazione del corpo docente nella formulazione di proposte e/o nell’analisi delle problematiche.
– Investimenti per l’ammodernamento e la messa in regola delle strutture scolastiche.
- SANITA’
– Priorità alla sanità pubblica.
– Garantire la gratuità dei servizi sanitari di base.
– Rispetto dei limiti dei tempi d’attesa istituiti per legge.
– Coordinamento della rete di ambulatori per garantire funzioni di primo soccorso anche nei giorni festivi ad evitare il sovraffollamento di “codici bianchi” nelle aree di pronto soccorso.
– Studio e valutazione del ruolo di “Comunione e Liberazione” nella sanità lombarda.
- WEB
– Favorire l’accessibilità gratuita alla rete.
– Costruire percorsi di alfabetizzazione sull’uso del web.
– Difesa della libertà della rete.
VIDEOPUNTI DEL PROGRAMMA ELETTORALE