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La forma, la sostanza e Mussolini

In un’intervista a Lorenzo De Cicco di Repubblica la nipote di Benito Mussolini, Rachele, annuncia di lasciare Fratelli d’Italia perché si ritiene più «moderata» del partito di Giorgia Meloni: «non sono così a destra», spiega.

Tra i motivi della distanza ci sarebbe lo ius scholae che Mussolini ritiene «naturale» per chi ha completato «un ciclo di studi di 10 anni», per «un ragazzo che magari è nato in Italia e parla il dialetto romano meglio di me!»  Spiega Mussolini che sarebbe «un modo per sedare i problemi di integrazione, che altrimenti si acuiscono. Ed è anche un arricchimento se le culture s’incontrano, nel rispetto delle tradizioni». 

Rachele Mussolini sottolinea anche l’ipocrisia a destra sulla cosiddetta famiglia tradizionale: «se due persone si vogliono bene, devono avere diritti». La consigliera comunale a Roma ha raccontato anche di avere ricevuto il “benvenuta” dalla più nota sorella Alessandra, anche lei traslocata in Forza Italia per divergenze con Giorgia Meloni per le sue posizioni considerate troppo estreme. 

Rachele Mussolini fino a poco tempo fa scaldava i cuori degli elettori meloniani esponendo cartelli contro l’anniversario della Liberazione nazifascista (celebre il suo “il 25 aprile festeggio solo San Marco”) e puntando sulla nostalgia nera. 

È significativo però che Meloni non abbia candidato alle elezioni europee Rachele Mussolini – così dicono – per il suo cognome che avrebbe appannato la sua percezione di “moderata” a Bruxelles. Sempre a proposito della forma e della sostanza. 

Buon venerdì. 

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