La giornata inizia con un’anticipazione de La Stampa: Giorgia Meloni avrebbe ordinato la rimozione degli agenti di polizia dal piano del suo ufficio a Palazzo Chigi. Un fatto senza precedenti nella storia della Repubblica.
Secondo le fonti del quotidiano, la premier avrebbe comunicato la decisione al cerimoniale e all’ispettorato, senza fornire spiegazioni ufficiali. La richiesta includerebbe anche un maggiore filtro sui commessi più vicini al suo ufficio.
Le motivazioni sarebbero molteplici: un clima intossicato da scandali, ombre e sospetti; la preoccupazione personale della premier, già espressa in passato; il caso del ministro della Cultura Sangiuliano.
La Stampa riporta che Meloni si fiderebbe ormai solo della propria scorta, guidata da Giuseppe Napoli, marito della sua segretaria storica Patrizia Scurti. Del resto i nemici immaginari e le “opache manovre” sono una costante nella narrazione meloniana.
La notizia fa il giro dei media, suscitando reazioni e commenti. Poi, il colpo di scena: Palazzo Chigi emette un comunicato che smentisce categoricamente l’articolo: “È priva di fondamento la notizia secondo la quale sono state date nuove disposizioni alle forze di polizia presenti a Palazzo Chigi nei confronti delle quali il presidente del Consiglio da sempre ripone piena e totale fiducia”.
La vicenda sembra chiudersi qui ma c’è un ulteriore sviluppo: viene diffusa una nuova nota che smentisce la precedente smentita, riportando lo stesso testo del primo comunicato. I poliziotti smentiscono Palazzo Chigi. La presidente regina della retorica sulle forze dell’ordine non si fida. Resta da vedere come potrebbero fidarsi di lei i cittadini.
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