Ieri il testo base del disegno di legge di ratifica del Mes è stato approvato in commissione Esteri della Camera con il solo voto favorevole di Pd, Italia viva/Azione e +Europa. Astenuti il Movimento 5 stelle e Verdi-Sinistra italiana. Assenti tutti (tutti!) i componenti dei partiti della maggioranza, Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia.
La strategia del governo è quella dell’opossum, che alla bisogna si difende, se attaccato, con unghie e denti ma più spesso, quando si vede a mal partito, si finge morto e approfitta dell’attimo di distrazione del suo avversario per darsi alla fuga.
Nonostante Giorgia Meloni faccia di tutto per apparire “l’uomo forte” che tiene le redini del Paese (s’è fatta persino mettere l’articolo al maschile per corroborare la narrazione) questo governo è europeista quando ha bisogno di soldi, sovranista quando vuole sfuggire alle verifiche sui soldi che ha ricevuto, liberale quando deve perdonare gli amici, panpenalista quando deve punire i nemici, conservatore quasi reazionario sui diritti ma progressista quando deve abolire i doveri.
Ieri il capogruppo di Fratelli d’Italia Tommaso Foti rispondendo alla domanda sulle assenze della maggioranza ha detto: “Hanno adottato il testo base, no? Il regolamento è rispettato. Il centrodestra era assente? Ce ne faremo una ragione”.
Beati loro che riescono a farsi una ragione di un governo che non governa. Il 30 giugno il testo approda in Aula alla Camera. Ai sovranisti disertori sarà difficile scappare.
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