Dieci anni dopo la tragedia di Linate in cui persero la vita 118 persone, vogliamo ricordare, anzi, non dimenticare perché una strage simile non si verifichi mai più. Quelle vite, oggi è chiaro più che mia, potevano essere salvate senza miracoli e senza eroismi: semplicemente rispettando procedure già in essere.
In studio:
Paolo Pettinaroli, presidente Fondazione Linate 8 ottobre 2001
Arturo Radini, resp. Task Force tecnica Fondazione Linate 8 ottobre
Giulio Cavalli, autore del libro “LINATE 8 OTTOBRE 2001: la strage”
Gabriele Moroni, cronista de “Il Giorno”
conduce Maurizio Decollanz
L’8 ottobre 2001 alle ore 08:10 locali un McDonnell Douglas MD-87 della compagnia aerea SAS registrato SE-DMA, in fase di decollo dall’aeroporto di Milano-Linate, entrò in collisione con un Cessna Citation CJ2 entrato erroneamente in pista a causa della fitta nebbia.
Dopo l’impatto, l’MD-87 non riuscì a completare la fase di decollo e si schiantò contro l’edificio adibito allo smistamento dei bagagli situato sul prolungamento della pista.
L’urto e l’incendio successivamente sprigionatosi non lasciarono scampo agli occupanti di entrambi gli aeromobili, né a quattro addetti allo smistamento bagagli al lavoro nel reparto. Un quinto addetto ai bagagli si salvò, unico sopravvissuto al disastro: si tratta di Pasquale Padovano, ustionato sulla quasi totalità del corpo.