Se la lotta civile alla cultura mafiosa è innanzitutto culturale, si sente forse oggi il bisogno di un qualcosa di legato alla grammatica più che alla retorica della lotta alla mafia. La crisi economica che ci attraversa rende peraltro tutti un po’ più insofferenti alle celebrazioni e autocelebrazioni fine a se stesse e fa pretendere risposte anche scomode ed impegnative sul piano culturale e sociale, ma almeno veritiere. Altrimenti non si cambierà mai registro.