Secondo il Global status report on alcohol and health 2018 dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, pubblicato il 21 settembre 2018, l’uso di alcol nel 2016 ha causato nel mondo circa 3 milioni di morti, ossia il 5,3% di tutti decessi e il 5,1% degli anni di vita persi a causa di malattia, disabilità o morte prematura attribuibili all’alcol. Più di tre quarti dei decessi si è verificato tra gli uomini. Il consumo di bevande alcoliche è responsabile o aumenta il rischio dell’insorgenza di numerose patologie: cirrosi epatica, pancreatite, tumori maligni e benigni (per esempio quello del seno), epilessia, disfunzioni sessuali, demenza, ansia, depressione.
Che il fumo di sigaretta sia dannoso per la salute umana non è più materia di discussione da moltissimi anni; ciononostante il consumo di sigarette è ancora elevatissimo e il prezzo pagato è salatissimo; secondo i dati dell’Oms, per esempio, il fumo di sigaretta rappresenta la seconda causa di morte a livello mondiale nonché la prima causa di morte evitabile! Ogni anno, circa 6 milioni di persone muoiono a causa dei danni da fumo; il 10% di questi sono soggetti non fumatori esposti al fumo passivo. Insomma, si tratta di numeri da epidemia.
Lo Stato italiano incassa circa 15 miliardi di euro dal fumo e ne spende circa la metà in sanità, con un bilancio comunque attivo. Incassa circa 1 miliardo di euro da prodotti alcolici.
A proposito dello Stato spacciatore e di come venga facile di questi tempi allarmare su cose non allarmanti (come la cannabis light) e continuare a non vedere gli allarmi diventati cronici.
Cin cin.
Buon mercoledì.
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Il mio #buongiorno lo potete leggere dal lunedì al venerdì tutte le mattine su Left – l’articolo originale di questo post è qui https://left.it/2019/12/18/lo-stato-spacciatore/ – e solo con qualche giorno di ritardo qui, nel mio blog.