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Lobbysti al ministero. Pichetto Fratin s’è persa l’agenda

La giornalista di lavialibera Natalie Sclippa ci fa sapere che è impossibile sapere chi sia andato a incontrare i ministri e i dirigenti del ministero all’Ambiente dal 2021 a oggi. Come scoperto da lavialibera, “non è stata operata alcuna raccolta dati o informazioni”: i decisori, ossia tutti coloro che dentro il dicastero hanno incontrato i portatori di interessi, non hanno tenuto traccia di chi abbia avanzato richieste, né di quante volte abbiano avuto interlocuzioni e di che tipo.

Alla richiesta di accesso civico della giornalista Sclippa Roberta Spada, a capo della segreteria del ministro, aveva risposto sottolineando la sospensione della pubblicazione e l’impossibilità di soddisfare la loro domanda perché “l’ostensione delle informazioni […] richiederebbe un’attività di elaborazione dei dati” compresi “l’oscuramento dei dati personali”.

Strana come risposta visto che la cancellazione dei dati personali è una prassi della pubblica amministrazione che non richiede nessun complicato lavoro ex post. E infatti lavialibera ha scoperto che quell’agenda semplicemente non esiste, come scrive nero su bianco il responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza Pietro Cucumile: “Dal giorno dell’effettiva sospensione dell’allora disciplina – scrive Cucumile – i decisori e i portatori di interesse precedentemente tenuti all’obbligo non hanno più comunicato i dati e le informazioni che rappresentano la base per poter garantire la loro pubblicazione”.

Dobbiamo quindi accontentarci delle foto di rito sui social del ministro Gilberto Pichetto Fratin o dei comunicati stampa che escono dal dicastero. Stiamo a posto così.

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