La città si stringe attorno al suo giullare sotto scorta. Nella giornata di sabato piazza Broletto ospiterà tutti coloro che vogliono esprimere solidarietà nei confronti di Giulio Cavalli, l’attore e regista lodigiano bersagliato ormai da tempo da intimidazioni di stampo mafioso. L’ultima minaccia risale al 4 febbraio, quando il direttore del teatro Nebiolo di Tavazzano ha dovuto annullare pochi minuti prima del debutto il suo spettacolo: 23 proiettili sono stati ritrovati di fronte al teatro Oscar di via Lattanzio, a Milano.Una rete di associazioni ha deciso di dire basta alla mafia e a tutti coloro che negano la verità: le cosche fanno affari anche al nord. Dalle 10.30 alle 13, nel cuore del centro storico di Lodi, andrà in scena la manifestazione “Parole, immagini, musica. Contro le mafie con Giulio Cavalli”. Per l’occasione si susseguiranno interventi, letture, momenti di riflessione e di divertimento. All’appuntamento, oltre allo stesso Cavalli, parteciperanno il giornalista Gianni Barbacetto, Lorenzo Frigerio di Libera Lombardia, la giornalista de «Il Fatto» Antonella Mascali, la scrittrice Ilaria Rossetti, il regista Luciano Paggetti, la cantante Raffaella De Stefano, il pittore Guido Boletti e il regista Ruben Oliva.L’evento è stato organizzato da numerosi protagonisti che da tempo operano nella realtà lodigiana: Adelante, Lodi solidale, Ciclodi, Finanza etica, Gruppo acquisto solidale, Legambiente, Clam, Rete Lilliput, Meic e Libera. A cui si aggiunge il neonato Coordinamento legalità e responsabilità.Più il tempo passa, più le adesioni si moltiplicano. È possibile che sabato facciano la loro comparsa altre associazioni e altri ospiti d’onore. «Questo vuole essere un momento di partecipazione – spiega Michele Merola di Adelante -, un evento di solidarietà ma gioioso, per sostenere Cavalli e le sue battaglie. Abbiamo cercato di coinvolgere diverse realtà». Tutti sono consapevoli che l’iniziativa arriva un po’ in ritardo, l’attore è infatti sotto scorta da mesi, eppure l’appuntamento si pone come un punto di partenza per le battaglie del futuro: «C’è una difficoltà da parte del territorio a concepire la criminalità organizzata come un problema del nord – aggiunge Margherita De Vizzi di Adelante -, riuscire a non negare la sua presenza è già un primo passo in avanti».Sergio Cannavò, vicepresidente regionale di Legambiente, sottolinea che una vera e propria presa di coscienza di fronte al fenomeno sia fondamentale: «La nostra città fino a questo momento si è dimostrata quasi indifferente alle minacce – dice -, noi vogliamo che questa manifestazione possa essere un segno di solidarietà nei confronti di Giulio. Questioni come le mafie e la legalità hanno bisogno di approfondimento e di proposte per contrastare la criminalità». Il Coordinamento legalità e responsabilità è nato anche con questo obiettivo: «Ci siamo riuniti per capire come far diventare questa attività costante nel tempo – afferma Mario Pasquali -, la mafia non esiste solo quando ci sono delle intimidazioni , ci riguarda da vicino e ogni cittadino deve saper portare avanti la sua lotta nel quotidiano».Greta Boni