Ma certo è curioso che ad appena sette mesi da quella deposizione, di fronte al cadavere di Rostagno, allo stesso carabiniere Cannas e ai suoi superiori non sia venuto in mente di approfondire anche le relazioni tra mafia e massoneria di cui il giornalista s’era interessato. Né se ne trova traccia nei successivi rapporti ai giudici. I carabinieri preferirono concentrarsi sulle «irregolarità» all’interno della comunità, poi sui tossicodipendenti allontanati da Saman, tralasciando l’ipotesi mafiosa… Seguire gli sviluppi del processo Rostagno è un vaccino.
Mauro Rostagno. Oggi.
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