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Meloni fabbrica di balle. Inattendibili o quasi il 59% degli interventi

Non ha certo valore statistico ma indica un’innegabile tendenza: dal 22 ottobre 2022, giorno dell’insediamento dell’esecutivo, ad oggi il 59 per cento delle dichiarazioni della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che il sito Pagella politica ha sottoposto a fact-checking, è risultato impreciso o poco o per nulla attendibile.

Ad oggi il 59 per cento delle dichiarazioni della premier Meloni è risultato impreciso o poco o per nulla attendibile

Pagella Politica ha verificato 200 dichiarazioni della presidente del Consiglio Meloni: a 26 dichiarazioni sono stati dedicati articoli singoli di fact-checking, mentre le altre 174 dichiarazioni rientrano in articoli con più affermazioni verificate, pronunciate per esempio durante i discorsi in Parlamento o in conferenze stampa. Il sito le ha suddivise in tre categorie: e dichiarazioni “attendibili”, quelle “imprecise” e quelle “poco o per nulla attendibili”. Le dichiarazioni “attendibili” – scrive Pagella Politica – sono quelle corrette o con lievi omissioni, le dichiarazioni “imprecise” sono quelle in cui Meloni ha commesso alcuni errori o ha omesso alcuni dettagli importanti, mentre le dichiarazioni “poco o per nulla attendibili” sono quelle quasi o del tutto scorrette”.

Fact-checking alla mano, le dichiarazioni “attendibili” sono state 82 (il 41 per cento sul totale), quelle “imprecise” 51 (il 25,5 per cento), mentre quelle “poco o per nulla attendibili” 67 (il 33,5 per cento). Sostanzialmente in più della metà dei casi Meloni non ha detto la verità e forse sarà per questo che nel corso del suo mandato ha sviluppato un evidente fastidio per i giornalisti. Nel suo libro La versione di Giorgia, scritto con Alessandro Sallusti, Meloni scrive: “Governare dicendo sempre la verità è fondamentale: chi non lo ha fatto, e sono stati tanti, alla fine ha sempre pagato un conto salato. Mentire, o tacere, è un’opzione furba nel breve termine e stupida nel medio periodo”. Ma soltanto in quel libro su 27 dichiarazioni ben 7 sono “poco o per nulla attendibili” mentre 11 sono imprecise.

La premier ha mentito anche quando nega di avere promesso il taglio delle accise

Ha mentito sul non avere mai rilasciato “un’intervista a un giornale straniero per attaccare il governo italiano in carica” (sono almeno quattro), ha mentito anche quando nega di avere promesso il taglio delle accise, e ha mentito ancora sullo “speronamento”, mai avvento, della capitana della della nave Ong Sea Watch 3 Carola Rackete, solo per citare gli esempi più lampanti. Nel 2022 nei video della rubrica “Gli appunti di Giorgia”, Meloni è stata più imprecisa e a volte poco attendibile.

Nelle ultime settimane, per esempio, la leader di Fratelli d’Italia ha ripetuto varie volte, in maniera fuorviante, che “la moneta elettronica è una moneta privata” e che nella scorsa legge di Bilancio non c’era un condono fiscale, un’affermazione non supportata dai fatti. Sempre nel corso del 2022, sia prima che dopo aver assunto l’incarico di presidente del Consiglio, nel mese di ottobre, le imprecisioni maggiori di Meloni hanno riguardato, tra le varie cose, anche le regole sul funzionamento del Reddito di cittadinanza e gli effetti di questa misura sul mercato del lavoro.

Su 200 dichiarazioni della presidente del Consiglio esaminate da Pagella Politica solo il 41% risulta pienamente realizzato

La maggior parte delle 200 dichiarazioni verificate durante il suo mandato ha riguardato l’economia (88 dichiarazioni, pari al 44 per cento del totale), seguita dall’immigrazione (23 dichiarazioni, 11,5 per cento) e dal lavoro (19 dichiarazioni, 9,5 per cento). Con un particolare: la presidente del Consiglio ha fatto dichiarazioni più attendibili durante i discorsi ufficiali. Per esempio il 25 ottobre 2022, in occasione del discorso alla Camera in cui ha chiesto ai deputati di dare al governo la fiducia, Meloni ha fatto 13 dichiarazioni attendibili sulle 18 che sono state verificate da Pagella Politica. In situazioni di responsabilità la presidente del Consiglio è molto più accorta. Forse anche per questo non ama i giornalisti.

 

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