Mario Mantovani, il più sfacciato e impunito eppur sopportato dell’ultima Giunta lombarda (ne avevamo scritto giusto qui), riesca ancora una volta a fare parlare di sé per una consulenza che premia la militanza politica piuttosto che l’esperienza. Se ne continua a scrivere, a parlare, si continua a promettere che cambieranno le cose eppure la politica lombarda non riesce a cambiare.
Ecco la vicenda raccontata da Marzio Brusini ed Ersilio Mattioni:
Mario Mantovani, vicepresidente di Regione Lombardia e assessore alla Sanità, ha garantito una consulenza da 16 mila euro per il suo autista-segretario, il 21enneFabio Gamba, per occuparsi di “analisi dei costi delle spesa farmaceutica territoriale e ospedaliera, oltre che presidio ai tavoli tecnici”.
C’è da chiedersi con quali competenze. E infatti è lo stesso Gamba il 6 maggio scorso in un comune alle porte di Milano, Arconate, a svelare l’arcano: “Non ho nessuna esperienza – dice – e questo potrebbe essere apparentemente un problema, ma in realtà fortunatamente so di poter contare sulla competenza e sull’esperienza del nostro fuoriclasse, Mario Mantovani”. O più semplicemente basta essere il vicepresidente della Regione, per procurare al proprio autista-segretario un incarico.
Non di certo il primo perché già nel 2013, il “fuoriclasse” Mantovani assicura al suo tuttofare una consulenza, da maggio a dicembre, per 10 mila euro per svolgere mansioni ancora oggi avvolte nel mistero. Il sito web di Regione Lombardia, alla voce consulenze, non brilla per trasparenza e l’interessato, interpellato all’epoca dei fatti, aveva risposto in modo evasivo: “Lavoro nello staff del vicepresidente”.
Il resto è qui.