Scontro istituzionale senza precedenti in Europa, sintomo di un clima totalmente negativo, su un tema di strettissima attualità come quello dell’immigrazione, che riguarda l’Italia da vicino. Il presidente della Commissione, Jean-Claude Juncker che attacca l’Aula – semivuota – al grido di «siete ridicoli». Antonio Tajani che replica duramente per difendere l’istituzione che presiede: «Non le consento di usare questo linguaggio, è il Parlamento che controlla la Commissione e non il contrario». Juncker insiste: «Siete ridicoli». E rinuncia al suo intervento.
Questa mattina a Strasburgo c’era il premier maltese Joseph Muscat. L’Aula doveva discutere e fare un bilancio del semestre di presidenza maltese che si è appena concluso, con un focus sulla questione immigrazione e in particolare sul piano di redistribuzione dei richiedenti asilo che non funziona. In Aula, però, gli eurodeputati presenti erano solo una trentina (il cinque percento).
Quando ha preso la parola, Juncker è sbottato: «Siete ridicoli. Se avessimo avuto qui Angela Merkel o Emmanuel Macron, avremmo avuto l’Aula piena. Il Parlamento non è serio. Non parteciperò più a questo genere di dibattiti». Tajani lo ha subito interrotto per difendere l’Aula, prendendosi gli applausi dei (pochi) presenti: «Non le consento di dire che il Parlamento è ridicolo». E Juncker: «Siete ridicoli».
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