L’ho vissuto sulla mia pelle: Milano è la rappresentazione plastica di come esista una realtà territoriale molto diversa da quella nazionale. Ma non può più essere una scusa. La vittoria di Pisapia non ha nulla a che vedere con il PD che era (nel pieno dell’era Bersani) e tanto meno con quello di adesso (sono diventati tutti renziani quelli che ci si aspettava diventassero renziani e hanno pensato a governare invece tutti gli altri) e il PD milanese (e lombardo) è stato (troppo) spesso un ostacolo piuttosto che un alleato. Il PD non ha mai sopportato Pisapia né prima né adesso.
Quindi: la Renzi e la sua banda (oggi è la Serracchiani ma fa lo stesso) sanno che le primarie come già successo con Pisapia sarebbero un inutile fallimento come lo sono state anche le finte primarie di Ambrosoli per la Regione Lombardia, del resto ,un “patto civico” che i democratici hanno fin da subito letto come un “dentro tutti”.
E quindi non stupisce la stupida uscita della Serrachiani in cui dice che “le primarie a Milano non sono scontate”. Ma nemmeno il PD, lo è. E che sia la volta buona.