Potrebbe sorgere il dubbio che il giornalista Andrea Giambruno, compagno della premier Meloni, sia un infiltrato dell’opposizione. Di sicuro ogni volta che le sue gesta diventano pubbliche riesce a scalfire un po’ l’autorevolezza che Giorgia con tanta fatica si sforza di simulare. L’ultimo video che impazza è stranoto: in un fuori onda durante la sua trasmissione “Diario del giorno” su Rete 4 il giornalista riesce a condensare una sfilza di figure barbine.
Giambruno è la reincarnazione del maschilismo berlusconiano e di molti uomini molesti nei luoghi di lavoro: un capolavoro di uomo fanfarone
In mezzo a una sequela di parolacce dà sfoggio del suo ciuffo con vanità adolescenziale da tiktoker: “Ma non mi rompessero il ca** con il ciuffo, ho 42 anni e ce li ho i capelli, qua dentro sono tutti pelati, non mi rompessero i cog**”, dice Giambruno evidentemente divertito dal suo bullismo ostentato. Nel frattempo cammina avanti indietro per lo studio, alternando passi da sciantosa con i capelli al vento e ravanate sui genitali come da decalogo del perfetto macho.
Poi il tono cambia avvicinandosi alla sua collega che definisce “acculturata” (mica colta, non sia mai) con cui gigioneggia a metà tra l’uomo “lupo” (sua definizione) e l’esperto di moda. Così il siparietto di incaglia sul blu “Estoril” che secondo Giambruno sarebbe meglio del blu “Cina”. Non è un caso che l’estoril sia una tonalità da carrozzeria.
Infine non poteva mancare il pat pat sulla testa della collega, visibilmente imbarazzata dal corteggiamento sbruffone. Giambruno è la reincarnazione del maschilismo berlusconiano e di molti uomini molesti nei luoghi di lavoro: un capolavoro di uomo fanfarone. Non c’è dubbio, Giambruno è l’uomo “tradizionale” che sarebbe ora di dismettere. Ma in compenso è un perno dell’opposizione.
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