Comunicato Stampa.
“Un altro ingresso negato al Cie di via Corelli. Dopo che lo scorso marzo la Prefettura aveva impedito l’accesso di una giornalista di Redattore Sociale, oggi la storia si ripete a fronte della nostra richiesta congiunta di visitare il Centro nella giornata del 25 aprile, nell’ambito della campagna “LasciateCI Entrare”, promossa per la settimana in corso dall’Arci.
E il paradosso è che le motivazioni addotte non coincidono.
A Cavalli è stata comunicata l’impossibilità di accedere alla struttura trattandosi di un giorno festivo. Che fa anche un po’ sorridere, se si pensa a centri commerciali e negozi aperti, mentre un amministratore locale viene ostacolato nel suo legittimo ruolo di vigilanza e controllo sulla situazione all’interno del Cie.
All’Arci hanno detto invece che la loro richiesta è stata inoltrata al Ministero dell’Interno per le verifiche del caso e che quindi la data di ingresso è differita.
Fatto sta che mercoledì, non si potrà entrare in via Corelli. E il punto, al di là del dettaglio che da una parte o dall’altra non la si conta giusta, è proprio questo: la difficoltà enorme – e inaccettabile – di avere libero accesso a una struttura nella quale persone che non hanno commesso alcun reato vengono trattenute in condizioni, per quanto si è potuto in passato più volte verificare, lesive della dignità umana.
Il Cie si conferma un luogo per nulla trasparente, sottratto alle visite esterne addirittura più di un carcere. Ma noi non intendiamo arrenderci e invieremo subito un’ulteriore istanza di ingresso. Intanto, al corteo del 25 aprile sfilerà lo striscione Aprire gli occhi, aprire Corelli!”.
Milano, 23 aprile 2012