Se qualche ambizioso volesse rivoluzionare, in un sol colpo, tutto il mondo del pensiero, dell’opinione e del sentimento umano, ha la sua occasione − la strada che conduce a una gloria imperitura gli è aperta davanti, diritta e senza intralci. Tutto ciò che deve fare è scrivere e pubblicare un piccolissimo libro. Il titolo dovrà essere semplice − formato da poche parole senza pretese: “Il mio cuore messo a nudo.” Ma poi questo piccolo libro dovrà tenere fede al titolo.
Ora, non è strano che, con la rabbiosa sete di notorietà che contraddistingue tanti uomini − così tanti, cui non importa nulla di cosa si possa pensare di loro dopo morti, non si sia trovato nessuno che abbia il coraggio di scrivere questo libriccino? Scrivere, dico. Ci sono diecimila persone che, se il libro fosse scritto, riderebbero della possibilità di essere disturbati dalla sua pubblicazione nel corso della loro vita, e che neppure concepirebbero di doversi opporre alla sua pubblicazione dopo la loro morte. Ma scriverlo − ecco la difficoltà. Nessun uomo osa scriverlo. Nessun uomo oserà mai scriverlo. Nessun uomo potrebbe scriverlo, anche se osasse. La carta si raggriccerebbe e si consumerebbe a ogni tocco della sua penna infocata.
(Edgar Allan Poe, Boston 1809 – Baltimora 1849, Il libro impossibile da Marginalia, 1844-1849)