Ci sono persone che ce l’hanno di natura, il compromesso illecito a tutti i costi, come soluzione sempreverde, come un gene inscindibile dal proprio dna. Nicola Cosentino in carcere non riesce a trattenersi e coinvolge un agente di polizia penitenziaria in un meccanismo di favori che vede coinvolti anche la moglie Marisoa Esposito e il cognato Giuseppe Esposito. Dice la Procura di Napoli che
“alcuni agenti della polizia penitenziaria, illecitamente remunerati attraverso somme di denaro o assunzioni di propri parenti, facevano arrivare a Cosentino messaggi dei suoi familiari o comunque provenienti dall’esterno, gli recapitavano beni e utilità varie, contravvenendo a quanto imposto dalla normativa carceraria e consentivano all’ex politico di muoversi liberamente nell’istituto penitenziario durante la notte”
Nik O’Mericano ce l’ha nel sangue. Mannaggiaattè.