[comunicato stampa]
Tutto fa presupporre che domani sia il giorno definitivo del consiglio regionale lombardo.
I giorni passati sono stati, comunque, una perdita di tempo e lo spreco di una democrazia che deve tornare al più presto viva attraverso la consultazione dei cittadini, in balia delle alterne trattative Lega Nord/Pdl.
Il centro-sinistra non ha tempo di attendere la caduta di Formigoni, già avvenuta con le firme false, con la mala politica, nonché con i vari scandali giudiziari.
È necessario che parta un percorso chiaro e l’atteggiamento del Pd, nelle vesti del suo segretario regionale Maurizio Martina che sta portando avanti la redazione di una carta d’intenti per le primarie, appare leale e in linea con l’urgenza democratica del momento. Bisogna ristabilire un patto civico di partecipazione con i cittadini lombardi.
Anche i peggiori servitori che temono di perdere il loro ruolo e guardano con timore alla partita aperta delle primarie, riconosceranno le stesse come un appuntamento immancabile per rinnovare la classe politica più per i modi che per l’età anagrafica.
La buona candidatura di Fabio Pizzul, collega del Pd che ha tutto il mio apprezzamento, è tuttavia lontana dall’immagine laica che ormai dovrebbe avere Regione Lombardia.