Non ascoltate Giulio Cavalli, non leggete il suo nuovo libro. È un romanzo disumano e crudele, pieno di senso dell’orrido e della bassezza a cui l’uomo può spingersi.
La storia di DF – che come dice lui “è il centro del mondo che scivola verso l’orrore” – non interessa a nessuno, non ci riguarda.
Figuriamoci se un giorno, dal mare, potrebbero mai arrivare cadaveri di persone che non hanno il nostro colore della pelle, prima singoli corpi e poi a ondate: migliaia ogni onda. Figuriamoci poi se un sindaco e i suoi cittadini potrebbero mai accettare di costruire una barriera di plexiglass per contenere queste ondate di carne che sporca le strade e crea disagio. Figuriamoci se poi una città potrebbe mai staccarsi dallo Stato centrale, dichiarandosi autonoma e sfruttare proprio quei morti come fonte di sostentamento. Ma poi, sfruttare. È un termine che non useremmo mai per degli esseri umani, no?
Dal mare arriva gente senza passato. E quello che succede a DF non potrebbe mai succedere oggi, no. Mi dispiace che Giulio Cavalli abbia descritto per filo e per segno un’umanità – anzi una disumanità – che non ci appartiene per niente. Ha sbagliato. Non c’è nessun pericolo di renderci conto della direzione che stiamo prendendo se riusciamo a tenere lontani i problemi e fare di quei morti una risorsa. Le famose risorse. Tutto al contrario. Dalla paura e dal nemico, comincia sempre così.
Non leggete Giulio Cavalli se credete alle parole che ho scritto qui sopra. Ma se invece le avete lette come una provocazione, entrate in libreria a comprare “Carnaio”, abbiate lo stomaco forte e prendetevi il pugno in faccia che questo libro riesce a dare: una distopia perfetta.
Sono emozionato di parlarne con Giulio in persona sabato 1 dicembre alle 18 alla libreria La Storia. Per il libro, ma soprattutto per quello che, oggi, Giulio rappresenta. 📚
“Quando se ne va l’umanità, anche il vero diventa un lusso: non è per ignoranza, come potrebbe sembrare, Ma per un rimescolamento avvelenato delle priorità. Il trucco, mamma, sta nel convincere le persone che esista qualcosa di altro da proteggere […] e che tutto il resto sia terribilmente poco importante.” 📖
#ribellechilegge
(fonte)