«Nessi è il nostro comandamento zero. Prima della Costituzione, del codice della strada, del galateo. Ci sono norme che riguardano noi, il comandamento zero, appunto: fare nesso, cucire i fili con quello che ci sta intorno. E i fili sono i sensori che abbiamo addosso, le nostre sensibilità che ci mettono nella stessa frequenza col mondo esterno. Basta attivarli. Se vogliamo migliorare lo stato delle cose, miglioriamo quello che facciamo noi. Finiamola di andare ai concerti, ammirare le immagini-denuncia della guerra in Vietnam, i volti di Gandhi o Mandela, demandare a poeti, cantanti, attori la solidarietà, le belle parole: De André dimmi, che mi fai sentire buono. Dobbiamo essere noi Gandhi, Mandela, Peppino Impastato contro la mafia ogni giorno. Io devo essere l’intera piazza che protesta contro i femminicidi guardando le mie paure, il lato femminile che ho ucciso. Il mio comportamento è già un voto. La protesta non basta più».
(Alessandro Bergonzoni)